La definizione di magnete è quella di un corpo che genera un campo magnetico. Si definisce magnete permanente un corpo che è stato magnetizzato e crea quindi un proprio campo magnetico autonomo.
I magneti permanenti sono ampiamente utilizzati nel campo della separazione, del sollevamento e dell'automazione e ce ne sono molti esempi tra i nostri prodotti.
Tutte le sostanze reagiscono in qualche modo alla presenza di un campo magnetico, ma ci sono materiali che reagiscono in modo più intenso: sono i materiali ferromagnetici (o ferrimagnetici). Alcuni esempi sono ferro, nichel, cobalto, alcune leghe di terre rare e alcuni minerali naturali come la magnetite. Sono quei materiali che vengono fortemente attratti da una calamita e che possono essere essi stessi magnetizzati, per creare un magnete permanente.
Un magnete permanente è fatto dunque da materiale ferromagnetico magnetizzato grazie a un campo magnetico esterno molto intenso e mantiene la magnetizzazione anche quando non è più sottoposto al campo magnetico esterno.
Che cosa succede in un magnete permanente?
Per comprenderlo bisogna scendere al livello delle particelle che compongono le sostanze. Ciascuna di queste particelle ha un suo campo magnetico, stabilito dal cosiddetto spin. Normalmente, però, gli spin “puntano” in direzioni diverse e quindi, a livello macroscopico, si annullano a vicenda. Nei magneti permanenti, invece, esiste un ordinamento “a lungo raggio” degli spin, perché le particelle interagiscono tra loro. Maggiore è l’”ordine” che si crea tra gli spin delle particelle, maggiore è il campo magnetico generato dal magnete permanente.
Un modo per ottenere un campo magnetico ancora più forte è orientare tutti gli spin di un materiale ferromagnetico utilizzando un campo meno intenso. Si ottiene questo risultato avvolgendo intorno al magnete un materiale conduttore nel quale viene fatta passare una corrente elettrica. Così si passa da un magnete permanente a un elettromagnete.
Normalmente l’elettromagnete genera quindi un campo magnetico più forte rispetto a quello generato da un magnete permanente; ci sono tuttavia magneti permanenti generati con neodimio o ferrite ad alto “Hc” che possono generare campi magnetici di intensità paragonabile a quella prodotta degli elettromagneti.